L’IMPERO PIAGNUCOLOSO DEL PENTAGONO

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DI PEPE ESCOBAR

atimes.com

Dopo otto giorni di viaggio in Asia, Ash ha fatto risuonare nella biblioteca presidenziale Ronald Reagan a Simi Valley, in California, il suo piagnisteo, simile al sibilo lamentoso di un missile balistico. E ha colpito dove fa più male: il partenariato strategico Russia-Cina. Come osano costoro pestare le scarpe lucide del Pentagono?!

Quindi, la Russia è colpevole di intraprendere attività ostili per mare, per aria, nello spazio e nel cyberspazio. Per non parlare di “minacciare una guerra nucleare”.

Ash ha ancora una volta enumerato tutti quei “pilastri dell’ordine internazionale” che Russia e Cina stanno presumibilmente violando; risoluzione pacifica delle controversie, libertà dalla coercizione, rispetto della sovranità dello Stato e libertà di navigazione. Considerando le recenti attività dell’ Exceptionalistan in Afganistan, Pakistan, Iraq, Libia, Siria e su una miriade di altre latitudini, possiamo sempre sperare nel Pentagono per andar ad arricchire gli annali dell’iper-irrealismo.

Il dottor Stranamore, oh, scusate, il Generale supremo della Nato Philip Breedlove, aveva già fatto il suo exploit dicendo che ‘non aveva alcuna idea di cosa ci facesse Putin in Siria’. Ash, il suo capo, ha raddoppiato: “Putin non ha ben ponderato le sue azioni in Siria” e il suo approccio era “decisamente fuori strada”. Sicuramente, poiché un mese di attacchi russi ha molto più debilitato ISIS/ISIL di quanto abbia fatto un anno di attività condotte dalla Coalizione dei Viscidi Opportunisti (CDO), guidata dagli Stati Uniti e sostenuta dai “ribelli moderati” salafiti/jihadisti, alimentati da Turchia e Arabia Saudita.

Ash per un attimo ha smesso di piagnucolare, concedendo che “forse” la Russia stava svolgendo un ruolo costruttivo nella soluzione della guerra civile in Siria. Tuttavia, ha omesso di approfondire il termine “costruttivo”.

Poi, di nuovo la negazione di una non-negazione: “Noi non stiamo perseguendo una guerra con la Russia, né calda né fredda. …Non intendiamo fare della Russia un nostro nemico”. Eppure la Guerra Fredda.2 è già in corso, dopo i fatti di Maidan a Kiev e con l’isterica campagna di demonizzazione di Putin che non accenna a diminuire.

All’inizio della settimana scorsa Ash era su una portaerei Statunitense nel Mar Cinese Meridionale per dare una dimostrazione della “libertà di navigazione”: “Alla nostra maniera: per mare o in autostrada”. Pechino non ha molto reagito, ma ha fatto capire, con tipica sottigliezza cinese, che ogni ‘scherzo’ avrà il suo prezzo; che ve ne pare di sentire tutto l’amore di un missile balistico DF-210 con una gittata di 2500 chilometri?

Sulla Cina, Ash ha nuovamente mostrato un Pentagono ‘tiepido’ verso l’Oriente: tutto dipende da come “la Cina si comporterà” nel dimostrare un impegno concreto per la pace e la sicurezza.

Aspettatevi di veder sibilare in aria in modo incontrollato i missili di Ash. Sono ormai incorporati nella nuova dottrina militare degli Stati Uniti, che classificano Russia e Cina – e il loro vicino Iran – come le maggiori minacce. Agli inglesi tutto questo è molto piaciuto, tanto che li hanno imitati: “La crescente aggressività della Russia” è tra le maggiori minacce potenziali incluse nella prossima strategia di sicurezza nazionale del Regno Unito, che sarà rivelata da David Cameron il prossimo 23 novembre.

DETERRENZA O ATTACCO

Tutto diventa più curioso – o più nebuloso – quando ci ricordiamo che circa un mese fa – durante una riunione dei ministri della difesa della NATO a Bruxelles, Ash ammoniva che la Russia avrebbe “presto” pagato per la sua “escalation” in Siria.

Forse il prezzo è stato pagato con l’incidente Metrojet? Niente, ovviamente, collega Ash e il Pentagono a questo incidente; solo un pio desiderio, nella migliore delle ipotesi. Tuttavia, è trapelata l’ipotesi che si sia trattato di un attentato da parte del ramo Sinai di Daesh, secondo il GCHQ di Londra e le sue sconfinate capacità d’intelligence alla “noi-spiamo-tutti”, in perfetto stile NSA. Neanche il James Bond di Spectre – agente segreto della migliore tradizione di ‘terra’ – avrebbe potuto avere quell’informazione.

Durante la stessa riunione di Bruxelles si è anche deciso di dare impulso alle cosiddette “forze di punta” della NATO per creare un deterrente, secondo le parole usate dal Segretario Generale/polena norvegese Jens Stoltenberg. Stoltenberg si è addirittura vantato del fatto che “queste forze avrebbero terrorizzato la Russia – e anche l’Esercito Arabo Siriano (SAA) – minacciandola di “incursioni in territorio turco”. Tuttavia, nessuna forza NATO è stata spiegata in Turchia. Dopo tutto, la NATO era troppo impegnata ad invadere la Spagna.

Ci riteniamo scusati se ci siamo permessi un momento alla Bubba Clinton “I feel ya”, mentre ascoltiamo i piagnucolii di Ash. Ci sono talmente tanti esempi di “non ne abbiamo alcun indizio” da parte del Pentagono che neanche lui li può più contare.

Ad esempio, la performance dei missili russi Kaliber rispetto a quella dei Tomahawks. Lanciati dalla flotta nel Mar Caspio, hanno volato per più di 1500 km prima di colpire i loro obbiettivi ISIS/ISIL/Daesh, il che significa che la loro gittata massima, secondo fonti militari russe, è di circa 1800 chilometri – molto più grande di quella dei Tomahawks. Oltre a questo, ogni obbiettivo è stato colpito con solo due missili, e solo in pochissimi casi, con tre. Questo indica altissima precisione e affidabilità, considerando che normalmente gli Stati Uniti obliterano centri e depositi di comando con non meno di quattro missili.

Anche la Russia ha messo a punto in Siria sistemi di guerra elettronica supersofisticati, come il Krasukha-4, in grado di disturbare efficacemente AWACS e satelliti. Ash non può quindi affermare che la Russia stia di fatto controllando i cieli della Siria. Il Sultano Erdogan almeno è stato abbastanza intelligente da capire che non si sarebbe mai volato sulla sua no-fly zone lungo il confine turco-siriano.

Ciò che resta è, beh, diciamo un remix post-moderno del Vietnam: inviare altre truppe. Ash è entusiasta, a patto che gli Stati Uniti possano disporre di altre forze locali “in grado” di collaborare con loro. Diamo quindi uno sguardo allo scenario delle “capacità” locali.

ISIS / ISIL / Daesh è attivo nella Siria centrale al fianco di al-Fatah Jaysh, una coalizione islamista con un bel po’ di membri affiliati con Jabhat al-Nusra, alias al-Qaeda in Siria. In prima linea a Hama, il falso “Califfato” e al-Nusra sono di fatto alleati. Ash qui non può assolutamente trovare alleati.

Ma sul retro c’e’ una porta enorme. Al-Nusra – in mimetica – scala la marcia per Ahrar al-Sham, che Washington definisce “ribelli moderati”. Infatti, Ahrar al-Sham è un ramo della Fratellanza Musulmana pienamente supportato dalla Turchia.

Quindi non c’è da stupirsi se tutti vogliono unirsi al carrozzone “ribelle-moderato”, nella speranza di essere inondati di TOW, i missili anticarro made-in-Usa. E tra questi figura la brigata Tawhid Al Asimah a Damasco, la brigata Wa Atasimu anch’essa a Damasco, il battaglione di Abu Amarah ad Aleppo, la brigata martire Ahmad Al-Omar e il movimento Binaa Umma attivo a Deraa e Quneitra. Una soluzione per Ash sarebbe quella di lavorare a fianco di tutti questi. Ma questo implica l’invio di altre truppe Statunitensi in Siria.

E ORA, I 50 IMMORTALI

Ma prima di tutto, le Forze Speciali spiegate nel nord della Siria – i 50 immortali di Obama – devono compiere la loro missione. Basta una parola: Kuweyres. Tutto dipende da quello che succederà a Kuweyres, base aerea americana.

Ecco i fatti. L’esercito siriano SAA, almeno per ora, ha messo in sicurezza il suo indispensabile corridoio stradale di rifornimento per Aleppo. Quello a cui ora mirano – con il supporto dei raid aerei russi – è molto più complicato: tagliare in modo definitivo le vie di rifornimento attraverso la Turchia per quel branco di oche starnazzanti dei ‘ribelli moderati’ salafiti e jihadisti.

Probabilmente, l’unica forza locale capace di questa missione è il YPG siriano-curdo. Ma per consolidare la sua posizione, il YPG ha bisogno di stabilire un forte legame tra Kobanê e l’enclave curda di Afrin. E indovinate perché non possono farlo? Perché il Pentagono gli sta dicendo invece di colpire a sud, in direzione di Raqqa, capitale di ISIS / ISIL / Daesh. E l’ intelligence turca – che controlla il corridoio dei rifornimenti – ha minacciato il YPG di bombardarlo ferocemente se tenterà di espandere la sua base nel nord della Siria.

Così il YPG ha bisogno di protezione per continuare a muoversi. E questa non gli verrà certo dalla gente di Ash; e i Russi sono lontani dai territori siriani settentrionali.

L’esercito siriano SAA è comunque a pochi chilometri di distanza da Kuweyres. Sarà una dura battaglia. Ma se prenderanno la base aerea militare, si assicurerebbero un punto strategico per i jet russi e siriani affinché possano proteggere il YPG, mentre questo continua a colmare il divario tra Kobanê e Afrin.

Il Pentagono sa bene che i Russi hanno concluso un accordo con i curdi siriani; il SAA, con il massimo appoggio Russo possibile, prende Kuweyres; il YPG avanza verso Afrin; e i Russi tengono i Turchi sotto controllo. Senza questa catena di eventi cruciali, sarà praticamente impossibile per i “4 + 1” – Russia, Siria, Iran e Iraq, più Hezbollah – riuscire a tagliare il corridoio dei rifornimenti consentito dai Turchi per quel branco di “ribelli moderati” salafiti/jihadisti.

Ed è qui che entrano in scena i 50 Immortali di Obama. Sono stati inviati presso il comando del YPG per “assisterli”, affinchè non riescano nel loro intento. Che c’è di nuovo? Avrebbe più senso sei i ragazzi di Ash lavorassero fianco a fianco con i sicari di Ayman al-Zawahiri. Il Pentagono e al-CIAeda: cosa potrebbe andare storto? E’ pur necessario prolungare il più possibile la GWOT – la Guerra al Terrore (ricordate Rumsfeld?) Ora, questo mi sembra un buon motivo per smettere di piagnucolare.

Pepe Escobar

Fonte: http://atimes.com

Link: http://atimes.com/2015/11/the-pentagons-empire-of-whining/

9.11.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63

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