L’anno dei droni: 2016

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counterpunch.org

L’ultimo anno in carica di Barack Obama è iniziato con l’incarcerazione di una nonna di 59 anni. In quella che deve essere la prima volta negli annali del crimine, Mary Anne Grady Flores è stata condannata a sei mesi di reclusione per aver commesso un fallo di piede. Mentre fotografava una manifestazione pacifica del suo gruppo, la Upstate Coalition to Ground the Drones and End the Wars, Grady Flores ha accidentalmente messo i piedi su territorio dell’Hancock Field Air National Guard Base fuori Syracuse, New York. La sua presenza momentanea nella base ha violato un ordine protettivo che una corte locale aveva concesso al comandante della base.

Cinquemila manifestanti si sono riuniti alla base aerea di Ramstein il 17 giugno. Ramstein, una base militare americana in Germania, è fondamentale nella campagna dei droni americana. Nel febbraio 2015, Jeremy Scahill ha presentato un’inchiesta su Ramstein sul  The Intercept . La divulgazione di diapositive e la loro fonte confidenziale, hanno confermato ciò che si sospettava da tempo. La base aerea di Ramstein è il fulcro mondiale di trasmissione di segnali che permettono ai piloti negli Stati Uniti di controllare i droni americani in Asia centrale e meridionale, nella penisola araba e in Africa. Le fotografie hanno evidenziato la menzogna dei tentativi di Usa e Germania di minimizzare l’importanza cruciale di Ramstein nella guerra dei droni. Le diapositive aumentano la possibilità del personale americano a Ramstein di fronteggiare le accuse sotto la legge tedesca per aver aiutato gli omicidi con i droni, in violazione del diritto internazionale. (1)

Il drone uccide all’interno degli Stati Uniti.

La polizia di Dallas, Texas ha usato un robot per uccidere Michael Xavier Johnson, un ex-GI, il 7 luglio 2016. Johnson aveva ucciso cinque ufficiali di polizia che presidiavano ad una manifestazione pacifica del movimento attivista Black Lives Matter in seguito all’uccisione dei poliziotti Philandro Castile e Alton Sterling. Il Dipartimento di Polizia di Dallas ha adattato un robot normalmente utilizzato per il disinnesco delle bombe per lanciare invece una bomba nel parcheggio in cui Johnson si stava nascondendo.

La professoressa di legge Marjorie Cohn ha denunciato l’esecuzione di Johnson da parte della polizia, osservando giustamente che “Uccidere con i robot aumenta la militarizzazione della polizia”. La professoressa Cohn ha osservato che il robot della polizia avrebbe potuto usare gas lacrimogeno per sottomettere Johnson, che non costituiva un’ulteriore minaccia immediata. Due anni prima, un team della SWAT ad Albuquerque, Nuovo Messico, aveva catturato un uomo schizofrenico che si era rinchiuso in una stanza di motel. La polizia aveva catturato l’uomo vivo, usando un robot per il disinnesco delle bombe lanciando gas lacrimogeno attraverso la finestra della camera del motel. Da quando Michael Johnson ha raccontato alla polizia che aveva piazzato bombe ovunque a Dallas, la cattura ha preso un andamento più prudente (la minaccia delle bombe si è rivelata essere un bluff).

È difficile provare simpatia verso Johnson personalmente, ma la sua esecuzione da parte di un robot stabilisce un precedente che dovrebbe turbare ognuno di noi anche se non abbiamo fatto saltare le cervella a cinque agenti di polizia.

Un anno prima dell’uccisione di Johnson, la legislatura del North Dakota autorizzò i dipartimenti di polizia ad utilizzare droni aerei trasportando armi “meno letali”. La versione originale del progetto proibiva sia le armi letali che quelle non letali. Tuttavia, l’unione della polizia di stato aveva la possibilità di restringere, da sola, il divieto alle armi letali. Non siate troppo tranquilli su questo argomento. Spray al peperoncino, gas lacrimogeni, taser, cannoni sonici, pallottole di gomma sono tutti considerati come “meno letali”.

Ditemi, non è in Nord Dakota la Standing Rock?

Numero di vittime

Il primo luglio 2016, l’amministrazione Obama ha finalmente rilasciato le statistiche sugli attacchi con droni compilate dal Direttore dell’intelligence nazionale. Le statistiche si propongono di fornire il numero di attacchi con droni dell’amministrazione Obama ed il numero di persone uccise dal momento in cui Obama è salito in carica fino al 31 Dicembre 2015.
Sino al rilascio del primo luglio, l’amministrazione Obama era stata schiva circa il numero di persone uccise dai droni americani. L’amministrazione si è ripetutamente rifiutata di diffondere cifre, mentre placavano il pubblico assicurando che i droni sono armi “di precisione” e che il numero di morti civili è stato veramente basso.

Ci sono seri problemi con i dati del DNI (direttore dell’intelligence nazionale).

Le cifre del DNI lasciano fuori le uccisioni in “aree di ostilità attiva”: Iraq, Afghanistan e Siria- un’omissione enorme.

I dati del DNI includono gli attacchi con droni in Pakistan, Yemen, Somalia e Libia. Il DNI afferma che 473 attacchi con droni hanno avuto luogo in queste quattro nazioni assassinando 2372-2581 combattenti e 64-116 non-combattenti tra il 20 gennaio 2009 e il 31 dicembre 2015.

Rilevazioni indipendenti dicono che le cifre sulle vittime civili sono sin troppo basse. (2)
Jennifer Gibson, una dei difensori per i diritti umani dell’ONG Reprieve ha dichiarato: “L’unica cosa che ci dicono questi numeri è che questa amministrazione semplicemente non sa chi è stato ucciso. Già nel 2011 dichiararono di aver ucciso “solo 60” civili. Si aspetta veramente che crediamo che da allora abbia ucciso solo altri 4 civili, nonostante le centinaia di attacchi ulteriori?”

La professoressa Cohn osserva che il report del DNI “raggruppa sette anni di attacchi aerei”. È stata una svista accidentale? La tabella che compare nel resoconto del DNI prevede un’estensione che rappresenta tutte “le morti di combattenti” ed un’altra che rappresenta tutte le “morti di non-combattenti”. Poiché i dati non sono distinti da date o luoghi, la professoressa Cohn così come Jameel Jaffer dell’American Civil Liberties Union, dice che è impossibile verificare la precisione delle cifre del DNI con le cifre messe insieme da fonti indipendenti. (3)

Gli attacchi con droni americani nel 2016.

Le cifre del DNI includono gli attacchi con droni solo fino al 31 dicembre 2015. Un nuovo resoconto del DNI rilasciato il 19 gennaio mentre l’amministrazione Obama stava uscendo dalla porta, ricopre il periodo dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2016. Gli attacchi in Iraq, Afghanistan, Siria sono stati di nuovo esclusi.
Il DNI riporta 56 attacchi nel 2016, i quali hanno ucciso 431-441 combattenti e un non-combattente. Il Bureau of Investigative Journalism riporta 362-507 persone uccise “fuori dalle aree di ostilità attiva”, includendo dai 4 ai 6 civili.

Droni sulla Siria

E riguardo quelle “aree di ostilità attiva”? La guerra aerea in Siria ha prodotto migliaia di vittime civili, la maggior parte di esse vittime di velivoli con equipaggio. I giocatori principali in Siria possiedono droni di qualunque tipo. I droni più comunemente utilizzati dall’intelligence, sorveglianza, e ricognizione (ISR), ma anche vari belligeranti possiedono droni armati.

Gli Stati Uniti stanno bombardando la Siria da settembre 2014, ma il resoconto di velivoli senza equipaggio finora è per solo il 7%  dei 5000 e più attacchi aerei americani. Il Regno Unito e la Turchia veicolano attacchi con droni armati.  La Russia veicola attacchi aerei letali sulle forze anti-Assad usando velivoli equipaggiati, non droni. La Russia ottiene la sorveglianza di droni da Israele. Secondo resoconti non confermati, Israele rifornisce inoltre il regime in Siria di Assad con una sorveglianza di droni; così come fa l’Iran. L’Iran rifornisce Hezbollah con droni primitivi che sganciano bombe. E l’Iran veicola i propri droni sulle forze anti-Assad.

Ancora confusi? Hezbollah non è l’unico gruppo militante islamico ad usare i droni in Siria. Lo Stato Islamico possiede aeromodelli del calibro dei droni trasformati da modelli più economici e disponibili in commercio. I droni dello stato islamico sono utilizzati per  la sorveglianza e per registrare i video di propaganda, ma possono anche sganciare piccole cariche esplosive. Jund al-Aqsa, un gruppo di testa di al-Qaeda, ha dei droni che lanciano bombe. Jabhat Fatah al-Sham, in precedenza l’allineato al-Qaeda Al Nusra Front, utilizza i droni per creare video di propaganda. Jaysh al-Islam (esercito dell’Islam), una coalizione di gruppi islamisti, ha usato i droni per lanciare volantini su Damasco.

Ad oggi, non ci sono stati resoconti di combattimenti aerei nei cieli siriani.

Riassunto del record di Obama negli omicidi con droni

Durante la sua campagna presidenziale, Donald J. Trump ha detto di voler continuare con il programma dell’amministrazione Obama di droni utilizzati per assassinio. Inoltre, gli attacchi con droni contro Al Qaeda in Yemen il 19, 20, e 21 gennaio si sono sovrapposti alle presidenze di Obama e Trump.

Il presidente Trump non ha autorizzato nessuno di questi attacchi. Gli attacchi sono stati sferrati sotto l’autorità del presidente Obama che aveva delegato il comandante generale del CENTCOM Joseph Votel.

Tuttavia, un attacco con droni autorizzato da Trump  anche subito nella sua amministrazione, non potrà rompere con il precedente stabilito da Obama. Micah Zenko del Council on Foreign Relations (consiglio sulle relazioni estere) ci ricorda che: “ il 23 gennaio 2009, solo tre giorni dopo la sua presidenza, il presidente Obama autorizzò la sua prima azione militare cinetica, due attacchi con droni, a distanza di tre ore, in Waziristan e in Pakistan, che uccisero circa venti civili”- Secondo il Bureau of Investigative Journalism, gli attacchi con droni sotto Obama sono stati dieci volte tanto quelli sotto il presidente George W. Bush. Il Bureau nota inoltre che ci sono stati più attacchi con droni durante il primo anno di mandato di Obama che durante gli otto anni di amministrazione Bush. In parte, questi fatti rispecchiano la predilezione di Bush a catturare Al-Qaeda e i talebani piuttosto che ad ucciderli.
Grazie al cielo, l’industria della nostalgia di Obama ha avuto una marcia in più persino prima che Obama lasciasse la Casa Bianca. Hanno lucidato attivamente l’eredità lasciata da Obama, quella di un uomo di pace. Grazie a loro, possiamo comodamente appoggiarci sulla conoscenza che anche quando Obama ha ucciso stranieri innocenti con i missili Hellfire, li ha uccisi pacificamente.
Abbiamo iniziato il nostro resoconto di droni nel 2016 a Syracuse, NY. É giusto che noi finiamo lì. La Upstate Coalition to Ground the Drones and End the Wars a cui appartiene Mary Anne Grady Flores è di nuovo sui notiziari alla fine del 2016. Il Democray Now di Amy Goodman riporta questo il 23 dicembre 2016:

A Syracuse, New York, quattro persone sono state arrestate fuori dall’Hancock Air National Guard Base durante una protesta non-violenta contro il programma di assassinio con i droni. I manifestanti stavano celebrando le vacanze di Natale vestiti da personaggi biblici e montando un presepe lungo 6 metri (20 ft) davanti ai cancelli della base aerea, che è la sede del 174th Attack Wing del programma droni del National Guard’s Reaper. (4)

Il sito web dell’Upstate Coalition identifica i quattro presi in custodia come “Giuseppe, Maria, un pastore (e) un saggio zoroastriano”.

 

Charles Person

Fonte: www.counterpunch.org

Link: http://www.counterpunch.org/ 2017/01/26/the-year-in-drones-2016/

26.01.2017

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di STEFLOWERS

 

Note:

 

[1]  Gruppi per i diritti umani hanno citato in giudizio il governo tedesco a favore di parti civili yemeniti e somali per la complicità della Germania in attacchi di droni statunitensi che hanno ucciso i loro parenti. Ad oggi, nessuna di queste cause ha avuto successo. Nessuna vertenza c’è stata, per omissione di soccorso contro l’amministrazione Obama negli Stati Uniti.

[2]  Secondo The Intercept:  “Organizzazioni come il Long War Journal, il New America Foundation, e l’Ufficio di stima giornalismo investigativo afferma che almeno 200 e fino a 1.000 civili sono stati uccisi da attacchi dei droni americani in nazioni in cui gli Stati Uniti non sono in guerra da quando Obama è in carica.”  Ryan Devereaux, Obama Administration Finally Releases Its Dubious Drone Death Toll, INTERCEPT, July 1, 2016.

[3]  Regolarmente aggiornate  vengono mostrate le schede  dei morti causati dai droni  americani per Afghanistan, Pakistan, Somalia e Yemen; possono essere consultate presso the Bureau of Investigative Journalism’s website.

[4]  Amy Goodman, What Will Happen When Donald Trump Takes over U.S. Drone & Targeted Assassination Program?, DEMOCRACY NOW!, Dec. 27, 2016.

 

 

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