LA MIA RICETTA PER IL 2016 ? UN CROLLO…PRESTO E SPESSO

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DI DMITRY ORLOV

cluborlov.blogspot.it

Credo che non siano in molti a voler seguire le mie previsioni; non molti almeno tra i miei familiari, amici, conoscenti o voi che leggete. E questo è bene perché, se c’è una cosa che ho imparato più e più volte è che non c’è forza nel numero. E’ l’esatto opposto: la possibilità che un dato trucco funzioni è inversamente proporzionale al numero di volte che si tenta, o al numero di persone che lo tentano. Così mentre leggi e pensi “forse non riesco a farlo perché (inserite una scusa balorda)!” Bene allora. Mi sta bene. Meno persone uguale più ossigeno.

E ciò si applica ai pochi ai quali interesserà leggere questo pezzo. Molte più persone non vorranno leggerlo perché… quale crollo? I prezzi della benzina sono bassi, Obama ha concluso molti dei conflitti in corso, per la Fed l’economia è forte abbastanza da iniziare ad alzare i tassi, e una volta che Bernie Trump (crasi tra Bernie Sanders e Donald Trump ndr) salirà alla casa bianca, tutto il resto si aggiusterà. Da tutti quelli che pensano che uno come me, dopo aver previsto un collasso qualche tempo fa, stesse sbagliando in pieno, e avesse bisogno di andare in analisi, meglio non essere seguito. Di nuovo, mi sta bene, addio e grazie per tutte le cazzate.

Il fatto è che le cazzate sono come segue:

  • I prezzi della benzina sono bassi perché i prezzi alti del greggio hanno fatto crollare l’economia. I bassi prezzi del petrolio stanno un po’ per volta distruggendo il distretto petrolifero nordamericano, che dava nuovi segnali di vita grazie al fracking e alle sabbie bituminose, metodi di estrazione costosi che hanno senso solo in presenza di alti prezzi del greggio. State certi che i prezzi risaliranno, e riscenderanno di nuovo fino a che, alla fine, il greggio sarà considerato come un inutile rifiuto tossico. Un anno fa ho descritto esattamente questo scenario.
  • Le guerre sono finite perché sostanzialmente si sono concluse tutte con una sconfitta per gli Usa. Nessuna di esse ha raggiunto gli obiettivi dichiarati. Adesso alcuni di voi salteranno sulla sedia e proveranno a replicare che gli obiettivi dichiarati non erano quelli veri: cioè quelli di diffondere il caos e la distruzione solo per il gusto di farlo, mentre i contractors della difesa si arricchiscono. Ciò va bene ugualmente, perché simili “veri” obiettivi sono coerenti col collasso dell’impero: l’impero vuole rubare un vaso prezioso, e invece lo rompe; che successo! Inoltre, quali che siano gli obiettivi, a loro non importa altro, perché questi ora non possono più essere raggiunti per nessun motivo. I nuovi armamenti russo/cinesi/indiani/siriani, come i sistemi di difesa aerea S-300/400/500, il missile di crociera supersonico a lungo raggio Kalibr, accanto a vari dispositivi per la guerra elettronica come Khibiny, hanno reso molti degli armamenti Usa obsoleti. Tu puoi anche chiamare vittoria la sconfitta, ma come ho spiegato due anni fa, essa non lo è. Cancella l’allarme rosso e imposta la rotta per il porto più vicino.
  • La Fed ha la pretesa di alzare i tassi per non dare l’impressione che stia perdendo il controllo. Questa non è l’unica messinscena messa in atto nell’arena finanziaria; ce ne sono molte altre. L’economia Usa non sa crescendo, e se si sottrae l’effetto del debito galoppante (che non sarà mai ripagato, non importa che tipo di scenario si consideri probabile) allora siamo attualmente in recessione. Più precisamente, non si può dire che ci si stia trascinando alla meglio per evitare il collasso. E’ invece un buco nero, come l’ho descritto sei mesi fa.
  • Al di là del ritornello “Bernie Trump ci salverà”, si capisce bene che gli Usa oggi non sono più una democrazia. (Può darsi lo siano stati un tempo, o forse no, non importa). Consideriamo quest’argomento. Chiunque pensi che sia ancora possibile attuare dei cambiamenti positivi negli Usa per mezzo del voto, è un teorico della cospirazione del genere più illuso e triste.

Vi sono alcune proprietà generali del “crollo” da tenere a mente:

1. Tutte le cose che alla fine possono crollare lo faranno. Tutti gli imperi crollano — senza eccezioni. Tutti gli edifici crollano — a meno che non vengano prima demoliti. Tuti gli schemi di Ponzi — come l’attuale sistema finanziario, basati sul debito crescente — crollano quando alla fine ci si aspetta che lo facciano. Vedere come i crolli non siano un’opzione, rende comprensibile che ci si abitui all’idea che questi accadano, e che si impari a trarre il meglio da essi. Alcune persone realizzano ciò e ne sono afflitti. Come ho sottolineato in precedenza, un crollo è il momento peggiore per soffrire di un esaurimento nervoso, dunque, per favore, smettete di singhiozzare in anticipo.

2. Alcuni crolli attualmente sono un elemento positivo per voi. Alcune cose veramente importanti che potrebbero crollare, si possono salvare facendo sì che, prima, vengano meno quei fattori che potrebbero causare il crollo delle prime. Per esempio, se la civiltà industriale stesse per collassare a breve, ciò potrebbe evitare il crollo dell’ecosistema, consentendo agli eventuali superstiti di avere aria respirabile ed un clima vivibile. E se la gigantesca bolla della crescita demografica umana, cresciuta al passo del consumo dei combustibili fossili, dovesse scoppiare prima di trasformare il pianeta in un cumulo fumante di spazzatura, allora i pochi superstiti avrebbero ragionevoli probabilità di farcela.

3. I grandi crolli sono più sgradevoli di quelli più piccoli. Per esempio, se si hanno un sacco di banche locali e cooperative di credito che fanno prestiti a gente che non potrà mai ripagarli, allora gran parte di queste banche e cooperative crollerà, i correntisti assicurati andrebbero risarciti, i debiti tossici andrebbero prescritti, e tutto il sistema dovrebbe infine riprendersi. Ma se si ha invece un pugno di banche e di istituzioni finanziarie enormi che detengono la maggior parte dei debiti inesigibili, e falliscono di colpo, questo allora farebbe collassare tutto il sistema. E se tu le salvi, l’intero sistema allora finirebbe con l’essere dipendente dai salvataggi per il resto della propria vita, perché nessuno sarebbe incentivato a cessare i prestiti a rischio, per quanto tutti si aspettano di essere salvati un’altra volta.

4. I crolli frequenti sono meglio di quelli non frequenti. Questo perché a meno che le cose — siano esse schemi di Ponzi, economie, città o imperi — non crollino con regolarità, esse tendono a diventare troppo grandi. E quando diventano troppo grandi il loro crollo (che è inevitabile, vedi al punto 1 sopra) diventa più grande, peggiorando le cose (vedi il punto 3). Inoltre, crolli frequenti di tipo non-letale, possono essere un’opportunità per voi. (vedi il punto 2).

Per esempio:

    • Se la rete elettrica venisse meno, oggi o domani, allora imparereste infine di avere bisogno di procurarvi un sistema a 12 volt, un generatore, di pannelli solari, un generatore eolico e di installare luci a LED.
    • Se puntualmente mancasse l’acqua, allora imparereste di avere necessità di metterla in cisterne, di un sistema di filtrazione, di un autoclave, e di raccogliere l’acqua del tetto.
    • Se si bloccasse la raccolta dei rifiuti per qualche periodo, allora imparereste a bruciare e a compostare i rifiuti, provando anche a ridurre la quantità di rifiuti non-biodegradabili che uno genera.
    • Se i lavori retribuiti scomparissero per lunghi periodi, imparereste a mettere da parte i risparmi di qualche mese per affrontare questi periodi.
    • Se i negozi restassero a corto di alimenti per un certo periodo, imparereste allora di avere bisogno di produrre il cibo che consumate, mettereste un pollaio nel cortile e sapreste di quanti letti rialzati di patate (metodo di coltivazione in cassettoni ndr) avreste bisogno.
    • Se le banche occasionalmente vi confiscassero i risparmi (operazione chiamata bail-in, resa attualmente legale non troppo tempo fa), imparereste a mantenere in banca la quantità di denaro minima indispensabile, e verreste a conoscenza di altre e più affidabili forme di risparmio.
    • Se venisti periodicamente tagliiati fuori dal sistema sanitario, imparereste nuovi modi di trattare voi stessi per restare in salute.
    • Se fosse impossibile comprare benzina per lunghi periodi, imparereste a non fare affidamento sull’automobile, e usereste al suo posto la bicicletta, o andreste a piedi, o usereste i trasporti pubblici.
    • Se il vostro governo diventasse repressivo e cominciasse a detenere, torturare e duccidere persone in maniera indiscriminata, imparereste allora che avreste bisogno di un secondo passaporto, per lasciare in fretta il paese.

Questi sono tutti esempi di piccoli, frequenti crolli, dei quali potreste avvantaggiarvi.

Ma questo non è quello a cui tutti sembrano puntare, giusto? Ciò a cui invece tutti puntano per sé stessi è di prevenire ognuno di questi piccoli, frequenti e non-letali crolli. Tali sforzi sono, tuttavia, in aperta contraddizione col punto 1 “Tutte le cose che alla fine possono crollare lo faranno”. Invece di prevenire i crolli, simili tattiche garantiscono il verificarsi di un singolo, enorme e catastrofico collasso che può facilmente risultare fatale per larghi strati della popolazione. Ma questo è OK: vedi il punto 2: “la gigantesca bolla della crescita demografica umana… dovesse scoppiare prima di trasformare il pianeta in un cumulo fumante di spazzatura, allora i pochi superstiti avrebbero ragionevoli chance di farcela.”

E dunque, cosa fare se aspirate ad essere uno di quei pochi sopravvissuti che vogliono avere delle ragionevoli probabiltà di cavarsela? La mia ricetta è semplice: un crollo, presto e spesso.

Dmitry Orlov

Fonte: http://cluborlov.blogspot.it

Link: http://cluborlov.blogspot.it/2016/01/my-prescription-for-2016-collapse-early.html

5.01.2016

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di VALENTINO FANCELLO

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