LA GIUNTA NEO-NAZI DI KIEV CERCA DI PROVOCARE L' INTERVENTO MILITARE RUSSO

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THE SAKER

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Forse ormai lo sanno tutti. Il CEO della Gazprom, Alexei Miller, aveva annunciato che la Russia avrebbe continuato a erogare gas all’Ucraina solo su base “prepagato” e Lavrov ha annunciato che non ha “niente da dire” a Andrii Deshchytsia, quel clown Ukie vestito da Ministro degli Esteri, e che pertanto “non si sarebbe incontrato con lui”. A differenza di Lavrov, sempre calmo e impeccabilmente diplomatico, Miller non ha fatto nessuno sforzo per nascondere il suo profondo disgusto e disprezzo per la giunta di Kiev, che vede come ricattatori e ladri mafiosi.

Questo suo atteggiamento è risultato particolarmente evidente quando ha fatto presente che la quantità di gas che costituisce la riserva degli Ukies è esattamente la stessa quantità di gas che si stanno rifiutando di pagare: Per dirla in parole povere: gli Ukies hanno rubato gas alla Russia per riempire le loro riserve e adesso stanno per cominciare a rubare anche il gas che compreranno gli europei.

Bella gente davvero. Molto “Euro-compatibili” suppongo

Così la mia prima reazione è stata di gioia nel sentire che Lavrov e Miller alla fine, sono riusciti ad esprimere il loro assoluto disgusto e hanno trattato i capi della giunta mostrando tutto quel disprezzo e disgusto che si meritano. Ma poi si è insinuato nella mia mente un pensiero molto sgradevole: ma questo non era proprio questa la reazione che volevano provocare gli Ukies?

Come ho scritto un milione di volte – la giunta al potere a Kiev ha i giorni contati, il Banderastan non è un governo possibile, l’Ucraina è in rovina è un malato terminale e non c’è nessuno in Occidente che possà farci niente. E scommetto che li sanno anche gli Ukies. È per questo che dal loro punto di vista è di vitale importanza che la Russia si faccia coinvolgere, perché la Russia è il « SOLO capro espiatorio » su cui potrebbero far ricadere tutte le colpe . E allora se la Russia ha “tagliato il gas” e il Ministro degli Esteri russo ha annunciato che “si rifiuta di incontrare” il suo omologo ucraino : sapete come racconterà questo fatto la macchina della propaganda UKIE ? Sarà qualcosa più o meno in questi termini:

Malgrado tutti i nostri sforzi per negoziare in buona fede con i Moskals che stanno occupando la nostra terra e che stanno inviando dei terroristi a uccidere il nostro popolo, gli imperialisti del Cremlino hanno deciso di utilizzare l’ “arma del gas” contro il nostro popolo. Ma non solo: invece di ringraziare il nostro Ministro degli Affari Esteri, che, con grande rischio per la sua persona, si è confrontato con una folla giustamente indignata ed è riuscito a calmarla e a rendere meno ostile l’ambiente, riuscendo così a salvare i “diplomatici” russi (delle vere spie della FSB) dalla giusta ira del popolo, ora deve anche sentire di non voler essere incontrato! – Ancora una volta, i Moskals hanno dimostrato di essere gente della steppa asiatica e di non appartenere alla comunità civile delle nazioni europee. Ecc. ecc. ecc.

E, naturalmente, gli Ukies riceveranno una ennesima standing ovation dai politici occidentali e dei media generalisti. Ma questo comportamento è tanto prevedibile da non essere più nemmeno divertente, che qualcosa però che mi preoccupa molto di più: la tattica degli UKIE serve a fare da eco. A che cosa?

Beh, proviamo a rifletterci. Se una parte è veramente disperata tanto da provocare l’altra fino a farla reagire, quante sono le possibilità che non riesca nel suo intento? Se tu e io ci incontriamo da qualche parte e io volessi mettere tutte le mie energie e la mia creatività per raggiungere il mio unico obiettivo che vuole attirare la tua attenzione per costringerti a reagire – quanto tempo pensi mi ci vorrà per farti saltare i nervi?

Questa è la stessa cosa. Tutto quello che devono fare gli Ukies è andare avanti, spingere di più, sempre più avanti fino a degenerare, e dal momento che alle Psaki dell’Occidente non importa niente di quello che stanno facendo gli Ukies, anzi lo racconteranno giustificandolo, lo approveranno e qualche volta se ne mostreranno fieri, non c’è nulla che possa fermare la giunta neo-nazi.

Però c’è qualcosa che stona troppo. Qualcosa che è il contrario di quello che si legge:

Kramatorsk, mentre scrivo viene rasa al suolo, l’intera città è sotto un intenso bombardamento a cui partecipano sia i Grad che gli Hurricane MLRS. Tutto – aree industriali, aree commerciali, aree infrastrutturali, aree urbane – viene raso al suolo. Stiamo per vedere centinaia, se non migliaia, di civili ammazzati. È necessaria tutta questa atrocità (per convincere la in Russia)? Non lo so.

Due città in Europa sono diventate delle nuove Oradour-sur-Glane e nessuno in Occidente lancia nemmeno una maledizione. In Germania e in Francia si approvano leggi che fondamentalmente si oppongono ad una ricerca storica onesta sulle atrocità compiute dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, e, allo stesso tempo, non solo negano, ma sostengono attivamente le atrocità compiute dai nazisti di oggi, in un paese che a loro parere è parte dell’Europa. Fino a che punto può portarci la pazzia ?!

Ma c’è di più. Tutti, e dico tutti, sono sempre stati pienamente consapevoli che gli Ukies prima o poi avrebbero cominciato a succhiarsi anche il gas europeo. Era quindi abbastanza evidente che la soluzione cercata dagli UKIES non era altro che una segnale, una eco lanciata dal North Stream verso la South Stream che (se funzionasse) by-passerebbe il Banderastan e permetterebbe la consegna del * gas europeo * ( il gas sarà degli Ukies quando lo pagheranno!) Ma no, invece non funziona così: la UE critica la Bulgaria, McCain vola a Sofia e, voilà, i bulgari bloccano i lavori per il South Stream che, naturalmente, finirà per costituire un danno solo per i paesi della UE (non per la Russia e nemmeno per gli Stati Uniti!)

Quindi cerchiamo di riassumere:

  • La giunta neo-nazista a Kiev non può sopravvivere e lo sa.
  • Lo Zio Sam sta cercando disperatamente di attirare la Russia in un intervento militare
  • La Unione Europea è, oggi come ieri, chiamata affettuosamente “quella baldracca” al guinzaglio degli USA.

Quindi, in tutto questo contesto, quali sono le probabilità che i russi riescano a non cadere in tentazione ?

Poche, vicino allo zero. Credo.

Quello che Lavrov e Miller hanno fatto oggi o, dovrei dire, sono stati costretti a fare oggi è solo un primo passo. Anche se Miller e Lavrov, in sostanza, hanno fatto una cosa giusta, hanno dato ancora una volta agli Ukies esattamente quello che volevano. E questo spaventa. Perché questo “successo” servirà a spingere verso altri tentativi per costringere la Russia a reagire. E poi dove vorranno arrivare ?

Come ho scritto ieri, “Io non la farei passare liscia, non aspetterei di vedere se poi faranno un attacco aereo o missilistico, diciamo, sparando su un asilo in Crimea o a Belgorod. Potrebbero anche rapire un uomo che lavora per una società russa che ha ancora una sede aperta a Kiev o eroicamente fare un strage prendendo di mira un minibus di un equipaggio della Aeroflot che va in aeroporto”. Potranno anche attaccare un posto di confine con la Russia, bombardare una nave russa nel Mar Nero, o addirittura far saltare in aria una chiesa del Patriarcato di Mosca. E poi? Poi che dovrà fare la Russia, dovrà continuare a protestare solo a parole?

Non sto inventando niente. C’è già stato almeno un caso in cui un Su-25 ucraino è entrato nello spazio aereo russo per attaccare un posto di frontiera controllata dai NDF. I russi avrebbero potuto abbattere il SU25 “facilmente” (hanno tutta la tecnologia necessaria per chiudere praticamente tutto lo spazio aereo della Novorussia, senza dover spostare nessuna batteria di missili e nessun radar oltre il confine). Ma hanno scelto semplicemente di non muoversi, perché per il momento avevano bisogno di dimostrare che quella era stata una intrusione nello spazio aereo russo, evitando così che la stampa raccontasse la cosa secondo la versione degli UKIE (aggressione russa, ovviamente). Perché quella avrebbe fatto notizia sulle prime pagine dei giornali. Ricordate quanto tempo ci ha messo l’Occidente prima di dover ammettere a malincuore che “sì, va be, sono stati i georgiani ad attaccare per primi”?” Quanti sono oggi quelli che hanno sentito parlare di questa ammissione, o comunque quanti sono quelli che se la ricordano?

Sono maledettamente sicuro che quelli del Cremlino siano pienamente consapevoli di tutto questo e, a giudicare da quello che dicono fonti vicine al Cremlino, Mosca deciso di non reagire fino a che sarà possibile semplicemente per aspettare un evento che possa giustificare l’inevitabile intervento russo, un evento evidente e il più eclatante possibile. Dobbiamo comprendere che la Russia non ha bisogno di nessuna formalità, di nessuna mossa preparatoria specifica per intervenire in Novorossia. Tutte quelle sciocchezze che racconta la NATO sui movimenti di truppe russe e di concentrazioni lungo il confine sono solo propaganda per i civili.

Il fatto è che se Putin volesse dare l’ordine, basterebbero 30 minuti per far diventare l’intero spazio aereo del Donbass una no-fly zone, basterebbero altri 60 minuti per distruggere con attacchi missilistici la maggior parte delle postazioni di artiglieria ucraine e i posti di comando. Dopo di che la NDF (con l’aiuto qualche volontario) sarebbe già praticamente pronta a prendere il pieno controllo del Donbass.

Per quanto riguarda gli squadroni della morte UKIE, sarebbero i primi a darsela a gambe per salvarsi la pelle, il più velocemente possibile. L’unico problema è il tempo. Il Cremlino è disperatamente in attesa di un segnale che gli europei stiano lentamente cominciando a capire di aver scatenato un mostro e di averlo messo al governo dell’Ucraina. Io personalmente non credo che gli europei riusciranno improvvisamente a prenderne coscienza o che raddrizzino la loro spina dorsale, vedendo il genocidio che si sta svolgendo oggi in Novorossia. Io continuo a credere che un intervento russo sia inevitabile.

Nel frattempo, le provocazioni continueranno. Ho appena visto i filmati dei due giornalisti del canale televisivo russo Zvezda News, quei due giornalisti rapiti da uno squadrone della morte-ucraino e per i quali gli Ukies avevano voluto un riscatto di $ 200’000. Anche se nessuno è voluto entrare nei dettagli, entrambi erano stati duramente picchiati, uno aveva un glorioso occhio nero mentre l’altro non ci sentiva dall’orecchio sinistro. Ho anche sentito di un tentativo di bombardare il consolato russo di Odessa e avevo sentito che qualcuno lo aveva impedito (forse poliziotti locali?) e avevo sentito che tutto è finito in una grande rissa.

Naturalmente, bombe e proiettili stanno piovendo su Kramatorsk e su Slaviansk in questo momento – l’operazione di terrore è evidentemente in pieno svolgimento. Gli UKIES stanno vincendo, nel senso che stanno avendo successo nei loro tentativi di provocare un qualsiasi intervento russo, che si sforzeranno di trasformare in una vera guerra. Se ci riusciranno, sarà una vittoria, ma di breve durata ed il danno politico sarà immenso. Quindi suppongo che prima di prendere una decisione definitiva, Putin voglia aspettare fino quando una alta percentuale della popolazione russa si sentirà veramente indignata.

Solo dopo farà questo passo e allora non sarà una “decisione di Putin”, ma una “richiesta del popolo russo”.

Ma c’è qualcosa in cui concordo con il pensiero di Jen: si dovrà toccare il peggio prima di tornare lentamente alla normalità e dovrà morirà un sacco di gente. Ma alla fine, la Russia, e il resto di noi, vincerà.

Di questo ne sono sicuro.

The Saker

Fonte: http://vineyardsaker.blogspot.it

Link: http://vineyardsaker.blogspot.it/2014/06/the-neo-nazi-junta-in-kiev-dramatically.html

16.06. 2014

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.

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