LA DIATRIBA DI DAVOS

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DI TAKI THEODORACOPULOS

takimag.com

Le Dolly Sisters erano a Davos la settimana scorsa per il World Economic Forum: Nat Rothschild e Sebastian Taylor al loro meglio, che fanno le civette con Selfridge, ovvero Christine Lagarde, capo del FMI sotto accusa. Scopo della clamorosa perdita di tempo di questa settimana pare sia una discussione su questioni mondiali del momento. In realtà si tratta di un’idiozia assoluta, se uno non ha bisogno di farsi vedere in giro come le Dolly Sisters o mettersi in mostra come Justin Trudeau, il premier canadese, la cui madre, Margaret, e’ stata una frequentatrice assidua dello Studio 54 e grande amica di tizio e caio ecc. ecc.

Vecchi armatori greci di primo piano come Livanos, Goulandris e Chandrises, evitano accuratamente la ribalta, lasciandola tutta alla versione più scadente di Zorba il Greco, ad Alexis Tsipras, un uomo le cui volgari maniere e il peloso aspetto sarebbero molto piaciuti a gente come Tom Driberg e Guy Burgess, quasi quanto lui sia piaciuto all’elettorato greco, che nell’arco di un anno soltanto lo ha eletto primo ministro per ben due volte.

Ma non tutti a Davos sono delle marchette, a cominciare dall’osannato direttore di The Spectator, che la scorsa settimana ha scritto sul Telegraph della sua sorpresa davanti ad un hamburger da 54 sterline. Caro mio…dovresti provare a Gstaad durante l’alta stagione. Altro buon uomo in mezzo ai barbari è Dimitris Diamandopoulos – pseudonimo Jamie Dimon, di fama J.P. Morgan. Sì, noi greci giriamo, ma la maggior parte di noi non ama mescolarsi a questo circo di egoismo e di auto-compiacimento che Davos ormai è diventato. E a proposito di greci, tutti noi qui a Gstaad abbiamo deciso di boicottare gli Academy Awards di quest’anno perché nessun greco è stato nominato.

Sono vent’anni che il direttore di Vanity Fair, Graydon Carter continua a invitarmi alla festa del post-Oscar, ma io non ho mai partecipato. Questo perché, anno dopo anno dopo anno, nessun attore o attrice greca è mai stato votato. Ne ho anche parlato con il mio NBF (Nuovo Miglior Amico) Harvey Weinstein, di fare in modo che ci siano più greci tra i votanti, ma Harvey pare non fosse neanche consapevole che nella vecchia Hellas avessimo le immagini in movimento e per giunta con il sonoro…In ogni caso, la madre dei miei figli ha deciso di boicottare la visione della premiazione; la cosa sicuramente spaventerà a morte le reti televisive, quindi l’anno prossimo aspettatevi di vedere attori e attrici greci nominati per il primo film in Technicolor con il sonoro della terra di Tsipras. Chi dice che i metodi afroamericani di lamento continuo non funzionano sempre? Scommetto che Charlotte Rampling accuserà greci di essere anti-americani, per carità!

Ma cerchiamo di essere seri: quello che si sarebbe dovuto discutere lì tra le vette alpine svizzere è che il Jihadismo nel 2016 non sembra dare segni di cedimento e che la guerra e la miseria in Medio Oriente e in Africa faranno riversare milioni e milioni di persone in Europa. Tunisia, Pakistan, Afghanistan, Nigeria, Indonesia, Turchia, Francia, Iraq, Siria ed Egitto sono sotto attacco; e i gatti grassi lì tra le montagne svizzere discutono di robotica e di intelligenza artificiale (!) La crisi dei migranti è la più grande minaccia per l’Europa dal tempo in cui un certo artista fallito di origine austriaca decise di inviare i suoi panzer a oriente e a occidente. Il cattivo di allora era un cancelliere tedesco, il cattivo di oggi è sempre un cancelliere tedesco. E’ un fatto che uccide questo greco-tedesco, che ama il paese di Goethe e Beethoven e Rundstedt e Guderian e Schubert e von Karajan anche più di Ava Gardner e Betty Grable.

Ma non preoccupiamoci. Lo Zio Sam ha i Sauditi dalla sua parte, e William Kristol. Quest’ultimo è un uomo basso e grasso che è stato per George W. quello che Goebbels fu per il Führer. La retorica e la propaganda di Kristol hanno contribuito a convincere l’uomo più intelligente che abbia mai abitato alla Casa Bianca…ad attaccare l’Iraq nel 2003. E vi chiedo, cari lettori: com’ è possibile che un uomo come Kristol e gli altri neo-con siano ancora oggi figure influenti a Washington, dopo che hanno incoraggiato e fomentato il più grande disastro della politica estera americana? Milioni di profughi, quasi due milioni di morti, due miliardi di dollari sprecati…e questi individui sono ancora lì che scorrazzano in D.C. diffondendo a corrente continua le loro fallaci opinioni??

La loro ultima mossa è quella di affondare Donald Trump. Il favore di Donald nei sondaggi si può spiegare in cinque parole: Trump parla per gli ignorati. La gente negli Stati Uniti e in Europa è stufa marcia delle minacce del terrorismo, delle rivolte razziali e del multiculturalismo. E soprattutto, di correttezza politica. Trump ha un elettorato sicuro tra i bianchi della classe operaia, quelle stesse persone che gli elitari benpensanti neo-con hanno ignorato e trascurato. E’ da un bel pezzo che i media sono impegnati a crocifiggere Trump, utilizzando tutti gli aggettivi possibili. Tuttavia, Donald resta saldo nei sondaggi. Dopo il grande discorso di Enoch Powell in cui alludeva al poeta romano Virgilio, è diventato una non-persona, perché Ted Heath era sconvolto, profondamente sconvolto, che qualcuno nel suo partito avesse detto la verità. Eppure il 74 per cento degli intervistati si è dichiarato d’accordo con quello che aveva detto il grande Enoch. Nessuno menziona mai questo fatto, si allude solo ai fiumi di sangue.

Razza e immigrazione, come lo erano sesso e denaro, sono due cose di cui la gente non è autorizzata a parlare. Beh, che se ne vadano all’inferno: l’Unione Europea è una dittatura di burocrati non eletti che controllano le nostre vite. I nostri rappresentanti eletti lo sanno bene, ma stanno facendo tutto il possibile per perpetuarla. Ecco di cosa si sarebbe dovuto parlare a Davos.

Taki Theodoracopulos

Fonte: http://takimag.com

Link: http://takimag.com/article/davos_diatribe_taki/print#axzz3ypoTyZx0

30.01.2016

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63

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