IL PAPA STA PREPARANDO I CATTOLICI A UNA RIVOLUZIONE ECONOMICA ?

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DI LYNN PARRAMORE
alternet.org

Nel 1992 la chiesa cattolica si è ufficialmente scusata per aver perseguitato l’astronomo del diciassettesimo secolo Galileo, che aveva osato affermare che la Terra ruotava attorno al sole. Nel 2008 il Vaticano ha persino preso in considerazione l’idea di dedicargli una statua.

Un filosofo ateo del diciannovesimo secolo potrebbe essere il prossimo ?

E’ vero che un articolo del 2009 sul giornale del Vaticano ha offerto un’interpretazione positiva di un certo Karl Marx. L’autore, lo storico tedesco Georg Sans, aveva elogiato Marx per la sua critica dell’alienazione e dell’ingiustizia affrontate dai lavoratori in un mondo in cui pochi privilegiati erano proprietari del capitale. Sans suggeriva che la visione di Marx è rilevante oggi: “Dobbiamo chiederci, con Marx, se le forme di alienazione di cui egli ha parlato hanno origine nel sistema capitalista …”. Infatti.

Papa Benedetto XVI ha intonato una canzone diversa, denunciando il marxismo come una delle grandi piaghe dell’era moderna (ovviamente dobbiamo sempre distinguere l’”ismo” dall’uomo). Ma Francesco è un papa dalle penne diverse. I suoi commenti recenti sul capitalismo suggeriscono che è un uomo che capisce qualcosa di economia, specificamente il legame tra capitalismo sfrenato e disuguaglianza. In un documento di 84 pagine pubblicato martedì, papa Francesco ha lanciato una filippica contro un sistema economico brutalmente ingiusto che lo stesso Marx avrebbe applaudito:

“Proprio come il comandamento ‘Non uccidere’ pone un limite chiaro al fine di salvaguardare il valore della vita umana, oggi dobbiamo anche dire ‘no’ a un’economia di esclusione e disuguaglianza. Un’economia simile uccide … Fino a quando i problemi dei poveri non saranno radicalmente risolti rigettando l’assoluta autonomia dei mercati e della speculazione finanziaria e attaccando le cause strutturali della disuguaglianza, non si troverà alcuna soluzione ai problemi del mondo o, quanto a questo, a qualsiasi problema.”

Fermi! Da dove viene questo? Per capire la risposta occorre sapere qualcosa della teologia della liberazione, un movimento originatosi nella regione patria di papa Francesco, l’America Latina. La teologia della liberazione, un fenomeno cattolico centrato sulla lotta attiva contro l’oppressione sociale ed economica, è lo spazio affascinante in cui s’incontrano Karl Marx e la chiesa cattolica.

Anche se Marx era certamente un ateo, i cattolici che appoggiano la teologia della liberazione comprendono che il suo atteggiamento nei confronti della religione era sfumato. Era come una medaglia a due facce: una forza conservatrice che bloccava i cambiamenti positivi e una riserva di energia che poteva contrastare e sfidare l’ingiustizia. Negli Stati Uniti movimenti religiosi come il Movimento del Vangelo Sociale, visti oggi nella crociata del Lunedì Morale del reverendo William Barber contro l’oppressione di destra dei poveri nella Carolina del Nord, esprimono il potenziale di protesta della cristianità.

Gustavo Gutiérrez, un sacerdote cattolico peruviano cresciuto in una povertà abietta, ha utilizzato le idee di Marx sull’ideologia, le classi e il capitalismo per sviluppare una prospettiva su come il cristianesimo potrebbe essere utilizzato per aiutare i poveri fin che sono qui su questa terra, piuttosto che semplicemente offrire loro la consolazione in cielo. Mentre l’America Latina assisteva all’ascesa delle dittature militari negli anni ’60 e ’70, Gutierrez sollecitava i cattolici ad amare il loro prossimo e a trasformare in meglio la società. I seguaci della nuova teologia della liberazione insistevano sull’impegno attivo al cambiamento sociale ed economico. Parlavano di strutture alternative e creative, di modi solitamente non violenti per liberare i poveri da ogni forma di prevaricazione.

La gerarchia cattolica ufficiale ha avuto un rapporto teso con la teologia della liberazione, ma alcuni osservatori di Francesco scorgono l’aprirsi di un capitolo nuovo in tale storia. Agli inizi di settembre il nuovo papa ha avuto un incontro privato con Gutiérrez.

Reagendo all’evento il giornale del Vaticano ha pubblicato un saggio sostenendo che con un papa latinoamericano alla guida della Chiesa, la teologia della liberazione non poteva più “restare nell’ombra cui era stata relegata per alcuni anni, almeno in Europa”.

Il mondo cattolico è ora in allerta mentre i fedeli si concentrano sulla recente comunicazione di papa Francesco che chiede ai politici di garantire “lavoro, istruzione e assistenza sanitaria dignitosi” e spara sull’”idolatria del denaro”. Il gregge è avvisato: Francesco parlerà molto di disuguaglianza economica e di difesa dei poveri. Sfortunatamente la sua opposizione al sacerdozio delle donne indica che non è ancora pronto ad abbracciare un uguale trattamento per le donne, qualcosa che promuoverebbe molto il progresso su entrambi i temi, ma Francesco ha fatto un passo avanti affermando che le donne dovrebbero avere un’influenza maggiore sulla Chiesa.

Anche se il Vaticano è diventato un letamaio dei finanzieri più equivoci e dei banchieri più corrotti del pianeta (vedere: “ God’s Racket” [Il racket di Dio]), papa Francesco ha reso chiara la sua ripugnanza nei confronti dell’avidità, rifuggendo dal Palazzo Apostolico per vivere in una modesta pensione e sospendendo recentemente un vescovo che aveva sprecato 41 milioni di dollari per ristrutturazioni e miglioramenti della sua residenza, compresa una vasca da bagno da 20.000 dollari.

I cattolici, in particolare negli Stati Uniti e in Europa, non sono sicuri di cosa fare a proposito di tutta questa retorica anticapitalista e sulla solidarietà nei confronti dei poveri. Da molto tempo ormai molti considerano Marx e la sua critica del capitalismo morti e sepolti. Ma altri hanno visto la liberalizzazione, la globalizzazione e la redistribuzione a favore dei ricchi scatenare una forma di capitalismo particolarmente disgustosa e aggressiva, che sembra sempre più in contrasto con i valori cristiani. Invece di diventare più equo e moderato, il capitalismo si è fatto più brutale ed estremo. Marx, che aveva predetto che il capitalismo avrebbe generato enormi disuguaglianze, appare oggi piuttosto profetico.

Papa Francesco può dimostrarsi aperto a considerare le idee di Marx al fine di immaginare un sistema economico più centrato sull’umanità. La stampa statunitense sta già ronzando nervosamente con l’idea: “Ci sarebbero dei titoli parecchio formidabili se papa Francesco si rivelasse un marxista”, ha scritto Heather Horn sull’Atlantic prima di concludere frettolosamente che, no, “fortunatamente per i dirigenti della chiesa” una cosa simile non può essere vera.

Forse no. Quel che è vero è che, come il suo affascinante predecessore, papa Leone XIII (in carica dal 1848 al 1903), Francesco ha denunciato specificamente il ruolo assoluto del mercato sopra gli esseri umani, la pietra angolare del genere di teoria economica neoclassica abbracciato da Milton Friedman, Alan Greenspan e gran parte della dirigenza politica statunitense. Ha scritto:

“Alcuni continuano a difendere teorie di ricaduta dall’alto che presuppongono che la crescita economica, incoraggiata dal libero mercato, alla fine riuscirà a portare maggior giustizia e inclusività nel mondo. Questa opinione, che non è mai stata confermata dai fatti, esprime una fiducia rozza e ingenua nella bontà di coloro che esercitano il potere economico e nel funzionamento idolatrato del sistema economico prevalente.”

E’ un avvio parecchio buono. Gli daremo fiducia.

Lynn Parramore è un caporedattore di AlterNet. E’ cofondatrice di Recessionwire, redattrice fondatrice di New Deal 2.0 e autrice di “Reading the Sphinx: Ancient Egypt in Nineteenth-Century Literary Culture” [Interpretazione della sfinge: l’antico Egitto nella cultura letteraria del diciannovesimo secolo]. Ha conseguito il dottorato in Inglese e Teoria della Cultura presso l’Università di New York dove ha insegnato redazione di saggi e semiotica. E’ direttrice dell’AlterNet’s New Economic Dialogue Project. Seguitela su Twitter all’indirizzo @LynnParramore.

Versione originale:

Fonte: www.alternet.org
Link: http://www.alternet.org/economy/pope-francis-and-karl-marx
27.11.2013

Versione italiana:

Fonte: http://znetitaly.altervista.org
Link: http://znetitaly.altervista.org/art/13343
5.12.2013

Traduzione a cura di Giuseppe Volpe
 

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