GLI AFFARI DELLA FAMIGLIA BRZEZINSKI

DONA A COMEDONCHISCIOTTE.ORG PER SOSTENERE UN'INFORMAZIONE LIBERA E INDIPENDENTE:
PAYPAL: Clicca qui

STRIPE: Clicca qui

In alternativa, è possibile effettuare un bonifico bancario (SEPA) utilizzando il nostro conto
Titolare del conto: Come Don Chisciotte
IBAN: BE41 9674 3446 7410
BIC: TRWIBEB1XXX
Causale: Raccolta fondi

DI DANIEL ZUBOV

en.ria.ru

Gli affari della famiglia Brzezinski e la Guerra Fredda

Dal momento che il presidente Obama si prepara per il discorso che rivolgerà durante il vertice delle Nazioni Unite in Galles e per presiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, i figli di Zbignew Brzezinski, lo storico stratega anti-Russia che consigliò a Obama durante la sua prima campagna, hanno contribuito attivamente nell’attuare gli schemi della sua Guerra Fredda.

Sebbene Zbigniew non abbia mai ricoperto alcun ruolo ufficiale nella amministrazione della presidenza di Obama, Mark, suo figlio, che ha prestato servizio come Consigliere per la Russia e gli affari Euroasiatici al il consiglio di Sicurezza Nazionale del Presidente Clinton, dalla sua nomina avvenuta l’11 novembre 2011 ha rivestito la carica di Ambasciatore per la Svezia. Dal 1999 al 2001, ha svolto l’attività di direttore presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale, qui, ha coordinato l’elaborazione delle politiche inter-agenzia e ha consigliato il Presidente e il Consigliere per la Sicurezza Nazionale sulle questioni relative alla Russia, Eurasia, Balcani e NATO.

L’ambasciatore Mark Brzezinski ha sfruttato la sua posizione per sollecitare la Svezia a far parte della NATO, apparendo durante un evento del Consiglio Atlantico, a marzo, encomiava l’integrazione della Svezia nelle forze militari della NATO. Inoltre, ad aprile, ha sottolineato ai media svedesi che la rinnovata minaccia russa dovrebbe giustificare un aumento deibilanci della difesa, poiché il supporto della NATO o dell’America non è da considerarsi del tutto scontato.

Nonostante non sia un membro a pieno titolo, quest’anno, l’esercito svedese ha partecipato a diversi addestramenti NATO. Durante il mese di marzo, millequattrocento militari svedesi hanno prestato servizi in Cold Response, (“Risposta Fredda”) ossia una esercitazione che avviene ogni due anni, in territorio norvegese, dove si simula una risposta della NATO a un ipotetico conflitto tra il governo e i separatisti dopo un disastro naturale.

Nell’ottobre 2013, le truppe svedesi hanno affiancato i paesi aderenti alla NATO, come Finlandia e Ucraina durante l’operazione Steadfast jazz, al fine di “addestrare e testare la forza di risposta della NATO, un’ armata multinazionale, altamente pronta e tecnologicamente avanzata composta da forze terra, aeree, marittime e speciali che possono essere distribuite dall’Alleanza, ovunque ci sia necessità, in maniera rapida.”

Durante lo scorso giugno, le truppe svedesi hanno partecipato a due importanti esercitazioni: la Flaming Sword, svoltasi in Lituania e al 42esimo addestramento Baltops, in cui 13 nazioni provenienti dal Mar Baltico e dal Mare del Nord (più la Repubblica Democratica di Georgia) hanno effettuato simulazioni “ di guerre aeree, terrestri, sotterranee e di mine” dove i partecipanti hanno svolto “condivisione delle informazioni anticipate, fondamentale per garantire la stabilità regionale e la sicurezza marittima della regione stessa”.

Ian, altro figlio di Zbigniew Brzezinski, è attualmente membro del Gruppo di Consiglio Strategico del Consiglio Atlantico, una organizzazione lobby pro-NATO creata nel 1961. Dal 2006 al 2011 ha lavorato con la CIA e la NSA – appaltatore della Booz Allen Hamilton e dal 2001 al 2005 ha servito come Vice Assistente Segretario alla Difesa del presidente George W. Bush per l’Europa e per la politica NATO. Negli anni 1986 e 1987 ha lavorato presso il servizio di Sicurezza Nazionale e dal 1991 al 1993 ha preso parte alla pianificazione politica del Dipartimento della Difesa.

Ad agosto di quest’anno, Ian, coautore della NATO’s Crucial Summit” (“Vertice Cruciale della NATO”) per la CNN , ha sottolineato apertamente l’inasprimento della violenza della regione, scrivendo “l’Alleanza dovrebbe essere pronta a fornire all’Ucraina un’assistenza militare letale, includendo armi anticarro, missili terra aria e a distribuire piattaforme di intelligence atte a migliorare la consapevolezza delle forze di sicurezza ucraine e dei formatori militari. Inoltre, l’Alleanza dovrebbe riprendere le esercitazioni militari con l’Ucraina, per contribuire ad addestrare le proprie forze armate”.

La prima volta in cui Ian aveva pubblicamente tentato di costringere la NATO ad assumere un atteggiamento ostile nei confronti della Russia, affianco al nuovo governo ucraino, si trova nel suo articolo del Washington Post del 24 marzo intitolato “Three ways NATO can bolster Ukraine’s security.” (“Tre modi in cui la Nato può rafforzare la sicurezza dell’Ucraina”). Qui, oltre ad approvare un trasferimento di armi letali e a un aumento di esercizi di allenamento, suggeriva ai russi di ricordarsi del loro ruolo in Afghanistan- dimenticandosi, forse, del contraccolpo della decisione americana di armare e addestrare i soldati mujahidin.

Mika, la figlia minore di Zbigniew, conduce un programma di gossip politico, trasmesso dalla MSNBC, con Joe Scarborough, ex congressista repubblicano. Quando non ha parlato dei suoi patti riservati con i funzionari dell’amministrazione, ha fornito una piattaforma politica per il neo-conservatore e architetto William Kristol per richiedere un’ulteriore guerra in Iraq, come fece il 17 giugno. A Maggio, Mika e Joe hanno addirittura presentato i Repubblicani e hanno avuto la possibilità di attaccare in maniera scorretta il Presidente Obama e Hilary Clinton riguardo alla faccenda di Bengasi.

Zbignew è stato decisamente impegnato. Oltre ad insegnare politica estera americana presso l’Università Johns Hopkins di Studi Internazionali Avanzati e ad essere co-presidente del Centro per gli Studi Strategici e Internazionali (CSIS), quest’anno ha scritto diversi articoli, ha partecipato alla conferenza a Princeton’s Wilson Center intitolata “Confronting Russian Chauvinism” (“Fronteggiare lo Sciovinismo Russo”) a gennaio e a giugno, al Congresso riguardante gli eventi in Ucraina, è intervenuto parlando di Putin dicendo: “Mentre si crogiola in un turbine di sentimenti sciovinisti, sta esaltando la sua conquista militare della Crimea”.

Il 2 maggio, Zbignew ha scritto un articolo per la rivista Politico intitolato “Le cose che dovrebbe dire Obama agli americani riguardo all’Ucraina” (What Obama Should Tell Americans About Ukraine), qui suggerisce di trasformare l’Ucraina in un campo di battaglia perpetuo e scrive “gli ucraini combatteranno solo se pensano di poter avere, eventualmente, un qualche aiuto dall’Occidente, specialmente nelle forniture di armi che saranno necessarie per intraprendere una difesa urbana efficace”.

Malgrado Obama non abbia mai pronunciato il particolare discorso scritto da Brzezinski, il 29 luglio ha parlato della questione quando annunciò il secondo turno delle sanzioni su armi russe, energie e settori bancari. Tuttavia, il linguaggio utilizzato dal presidente Obama per discutere di sovranità e integrità territoriale rispecchia molto quello utilizzato da Zbigniew.

Zbignew, che dal 1997 al 1981 ha prestato servizio come Presidente della Carter’s National Security Advisor, è stato allevato da suo padre, Tadeusz Brzezinski (1896-1990), il quale odiava la Russia e aveva combattuto contro l’Armata Rossa Sovietica nella campagna finale di Varsavia nel 1920 e, successivamente, era stato Console Generale in Germania, a Lipsia dal 1931 al 1935.

Inoltre, Zbigniew ha sposato una storica famiglia che si oppone ai politici russi: sua moglie, Emilie Beneš, è la nipote di Vojta Beneš (1878-1951), politico ceco, fratello dell’ex primo ministro della Cecoslovacchia prima della Seconda Guerra Mondiale, in esilio, e poi, dopo la guerra. Beneš fu rovesciato nel 1948 dopo aver cercato di portare la Cecoslovacchia nel Piano Marshall degli Stati Uniti, un progetto atto a consolidare il potere anti-sovietico in Europa.

Le attività del clan Brzenziski nel Dipartimento di Stato, nei media e nelle organizzazioni di lobby pro Nato, fanno pensare che la loro tradizione familiare di “Russofobia” giocherà un ruolo chiave nei piani e nella politica aggressiva verso la Russia da parte del governo americano.

Daniel Zubov per il Centro di Giornalismo Internazionale e Ricerca, Rossiya Segodnya.

Fonte: http://en.ria.ru/

Link: http://en.ria.ru/authors/20140828/192431312/Brzezinski-Family-Business–Cold-War.html

28.08.2014

Tradotto da GIULIA AGNOLETTI per www.cpmedonchisciotte.org

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Potrebbe piacerti anche
Notifica di
4 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
4
0
È il momento di condividere le tue opinionix