CARI REDATTORI DEL ‘GUARDIAN’: E’ QUESTA LA RAGIONE PER CUI NON VI CREDE PIU’ NESSUNO

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DI BLACKCATTE

off-guardian.org

Cari redattori del ‘Guardian’, ed in particolare l’anonimo autore dell’editoriale di Domenica scorsa sull’Ucraina, “Guardian view on the latest Ukraine ceasefire call: …” (link),anche se questo articolo è solo l’ultimo di quelli che avete posto sul nastro trasportatore delle ‘realtà alternative promosse dallo stalinismo’, che ora costituiscono la maggior parte della vostra – ehm – analisi politica, sento il bisogno di fare alcune osservazioni, più per pietà, francamente, che per rabbia.

Vi starete chiedendo perché, dopo oltre un anno di continua campagna propagandistica che vi ha visto difendere i massacri neo-nazisti di stampo razzista ed il terrore all’ingrosso nei riguardi dei civili innocenti, non siete ancora riusciti a far passare il vostro messaggio, nemmeno al nucleo centrale dei vostri lettori tradizionali.

Posso ‘sentire’ il panico, lo sconcerto e il disorientamento che crescono dentro di voi. E mi fate venir voglia di raggiungervi, di colmare l’abisso che ci separa e spiegarvi la ragione per cui non riuscite a convincere più nessuno.

Non è solo perché siete diventati grandi amici dei nazisti – scusate, dei ‘nazionalisti’ – ed oscurate al contempo i loro crimini e le loro nauseanti ideologie. E nemmeno perché non riuscite a vedere che i vostri corrispondenti dalla Russia, come Shaun Walker e Luke Harding, non si sa bene se siano dei razzisti russofobi o degli imbonitori un po’ idioti, al pari, o forse solo un po’ più intelligenti, dell’altro vostro mal scelto protegé, il tragicomico Eliot Higgins.

Il vero motivo é che siete terribilmente scarsi in tutto quello che fate.

Leggete questa dichiarazione offerta dall’anonimo editorialista:

“”Il recente linguaggio usato dal Presidente Putin può comunque indicare che egli è alla ricerca di una via d’uscita che lo porti fuori da questo pantano militare e politico””.

La Russia in un pantano militare e politico?

La Russia?

Quante fra le persone che da un anno e mezzo vi prestano un po’ d’attenzione ci hanno creduto, secondo voi?

Ricapitoliamo. Il piano dei neocons statunitensi per annettere finanziariamente l’Ucraina ed attirare la Russia in una ‘guerra per procura’ con la NATO sembra essere morto. E speriamo che rimanga tale, perché era a tal punto assurdo che finanche Kissinger lo aveva ripudiato. Era a tal punto folle da poter finanche scatenare una guerra nucleare.

Un piano a tal punto da incompetenti, da trascinare l’Europa sul punto della rovina finanziaria, con ricadute che stiamo tutt’ora vivendo e che continueremo a sperimentare per il prossimo futuro.

Non dimenticate, cari Graun [nomignolo con cui sono a volte chiamati i giornalisti del ‘Guardian’, o lo stesso quotidiano], che abbiamo trascorso gli ultimi 18 mesi a guardare i nostri leaders politici, in Europa e negli Stati Uniti, che dimostravano di essere equamente divisi tra pazzi e idioti.

Abbiamo visto artisti del calibro di Cameron, Merkel e Hollande portare la loro gente sul bordo dell’Armageddon, solo perché Nuland & C. aveva detto loro di farlo, sbattendo le palpebre davanti alla luce dei fari dell’autoarticolato in arrivo, passivi, impotenti e completamente rincitrulliti.

Abbiamo scoperto – ma lo sapevate di già – che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti è gestito da un nocciolo duro di pericolosi cretini che hanno comprensione zero della realpolitik o di qualsiasi altra cosa. Ci siamo resi conto che queste persone non riescono ad afferrare i loro profondi limiti, che non riescono a comprendere che l’Ucraina non è la Tunisia, e che nemmeno l’Egitto lo è, e nemmeno la Georgia.

Abbiamo dovuto prendere atto che ‘questi ragazzi’ [i Graun] credevano davvero ad un’altra delle loro ridicole ‘rivoluzioni colorate’ – nel cuore strategico, politico ed emotivo della Russia – usando la solita rent-a-mob [persone pagate per manifestare, anche in modo violento] per gettare la ‘Flotta Russa del Mar Nero’ fuori dalla Crimea e dare il via ad una guerra termonucleare.

Abbiamo visto l’Ucraina lacerata ed indotta alla morte economica, spirituale, politica e militare, il tutto nel tentativo di perseguire questo fatuo ed autolesionistico ordine del giorno, un po’ da deficienti.

E voi pensate di far dimenticare ai vostri lettori tutte queste cose e di far creder loro che la Russia sia nel pantano, solo perché è il Guardian che lo dice?

Lo stesso Guardian che ha distrutto la sua reputazione offrendo sostegno incondizionato, fin dall’inizio, a questo folle treno-della-morte?

Quanta credibilità pensate di avere per poter influenzare l’opinione pubblica, di questi tempi? Avete controllato di recente? Vi rendete conto che siete in competizione con altre centinaia di giornali, grandi e piccoli, e che nessuno è d’accordo con la vostra versione della realtà?

Vi rendete conto che oggi è molto più facile, per i benpensanti lettori del Guardian, cliccare su RT che su Graun? Su Global Research come su Indy? Pensate di essere i monopolisti del web e di avere un filtro magico che blocca l’accesso a questi siti?

E’ come se ci diceste di non badare ‘all’uomo dietro la tenda’ e noi obbedissimo. Come spiegare altrimenti il ​​motivo per cui continuate a scrivere come se una qualsiasi parte interessata, o scettica, non possa controllare in cinque minuti quello che dite, e cogliervi in fallo?

Come ad esempio qui:

““Dopo aver annesso la Crimea, lo scorso anno, Putin ha sollevato la posta in gioco lanciando un conflitto nel Donbass””.

Ecco un po’ di cose tratte da Internet 101 [http://www.internet101.org/]. Le pubblicazioni online hanno delle cose che si chiamano “archivi”. Date loro un’occhiata. Il Guardian ne ha uno, esattamente come noi, e tutti i giornali basati sul web ce l’hanno. I vostri lettori possono visitare quell’archivio con pochi clicks. E possono leggere le cose che scrivevate un anno o anche una decina d’anni fa.

E si può vedere abbastanza facilmente se state sottilmente – oppure non così sottilmente – cercando di cambiare la narrazione degli eventi. Ecco, ad esempio, alcuni brani tratti dall’archivio del Guardian riguardo l’inizio del “conflitto nel Donbass” … ed ora volete farci credere che il via è stato dato da Putin, a cavallo di un carro armato diretto a Donetsk? Suvvia …

Guardian, 10 Aprile 2014: Military Assaults against pro-Russian occupiers rumoured in Eastern Ukraine

“”… dopo che nel fine settimana i manifestanti pro-russi, che chiedevano un referendum per una maggiore autonomia da Kiev, hanno assediato gli edifici governativi di Donetsk, Kharkiv e Luhansk, sono dilagate le voci di una risposta militare da parte delle autorità ucraine …””.

Guardian, 16 Aprile 2014:Ukrainian troops ‘demoralised’ as civilians face down anti-terror drive

“”… la situazione si è ripetuta diverse volte in tutta l’Ucraina Orientale, dopo l’annuncio di Kiev che la sua ‘operazione antiterrorismo’ avrebbe avuto inizio nel fine settimana. Le truppe ucraine ed i loro mezzi sono stati bloccati dai cittadini esasperati, che li hanno fermati per convincerli a voltarsi indietro e a ritirarsi …””.

Guardian, 16 Aprile 2014: Ukraine: government troops move against pro-Russia separatists – live

““… I militari ucraini hanno ripreso le operazioni, Giovedì, nella parte orientale del paese, spostando in quei luoghi truppe e veicoli, per combattere i separatisti ed assumere il controllo di un deposito d’armi e di almeno un posto di blocco al di fuori della città di Slavyansk. Ci sono notizie contrastanti riguardo le vittime nel settore delle milizie pro-russe …””.

Ah, sì, era solo l’ATO [anti terror operation], come avete scritto non molto tempo fa. Pochi giorni dopo che John Brennan della CIA ha visitato Kiev, Yats e Turch, guarda caso, hanno deciso di chiamare ‘terroristi’ tutti i residenti del Donbass e di lanciare al contempo un’operazione militare per cancellarli dalla faccia della terra. Abbiamo visto, di conseguenza, le immagini dei veicoli blindati che venivano fermati e disarmati dalle donne di Slavyansk ed i video di civili inermi assassinati a Odessa e Mariupol.

Vedete quanto appaia immediatamente squallido e manipolatore il vostro ‘ordine del giorno’? Fate finta che queste cose non accadevano, mentre il vostro archivio dimostra che lo sapevate benissimo. Vedete in quale bancarotta morale ed intellettuale si cade quando si opta per spiegazioni semplicistiche senza alcun fondo di verità? Vedete quanto siete spregevoli al riguardo della verità, della realtà e della vita umana?

Questo è il motivo per cui la gente non vi crede più.

Ovviamente, i vostri compagni in cima alla piramide riusciranno, alla fine, a chiudere – o a controllare interamente – Internet, ma finché non lo faranno, se volete ‘vendere’ la loro sociopatica agenda, avete realmente bisogno di sapere un po’ di più com’è che funziona il mondo del web. Mentire su tutto non basta più. È necessario coprire le proprie tracce. Riscrivere il proprio recente passato. Cancellare i frammenti di scomoda verità.

Se avete intenzione di continuare a mentire e ad auto-contraddirvi, allora non dimenticate di usare la Memoria Elettronica.

BlackCatte – off-guardian.org

Fonte: http://off-guardian.org

Link http://off-guardian.org/2015/08/31/dear-guardian-editors-this-is-why-no-one-believes-you-anymore/

31.08.2015

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da FRANCO

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